Nel mese di Luglio 2018 la Città di Reggio Emilia, attraverso la Fondazione Mondinsieme, dà avvio al
“Reggio Emilia – a way out of rumours”, volto a definire ed implementare una strategia “anti-rumours” per la nostra città.
Promossa a livello europeo dal Consiglio d’Europa come una buona pratica nella lotta alla discriminazione e all'intolleranza, la metodologia “anti-rumours” consente di sfatare quelle notizie infondate ed intolleranti (“rumours” si traduce con il concetto di “voci, dicerie e pettegolezzi” in gergo comune “bufale”), che sono spesso alla base tanto di stereotipi e pregiudizi, quanto di atteggiamenti discriminatori e razzisti.
Non si tratta di mettere in piedi una campagna di comunicazione che usa "dati oggettivi" per smentire direttamente i messaggi infondati, talvolta associati al tema migratorio ed interculturale. Con il progetto si intente esplorare e comprendere come nascono convinzioni infondate e come queste riescano rapidamente a generare una convinzione collettiva, per (re)agire di conseguenza.
L’aspetto innovativo di questa metodologia risiede nella capacità di creare una rete tra istituzioni pubbliche e private, con la partecipazione della società civile e della cittadinanza, attraverso il coinvolgimento attivo in fase di indagine e di restituzione del progetto della popolazione locale.
Investire su una strategia “anti-rumours” (“anti-dicerie”) significa attivarsi sul lungo periodo per un cambiamento sociale che permetta di prevenire la discriminazione, di migliorare la coesistenza e di sfruttare tutto potenziale derivante della diversità (Diversity Advantage).
“Reggio Emilia – a way out of rumours”, volto a definire ed implementare una strategia “anti-rumours” per la nostra città.
Promossa a livello europeo dal Consiglio d’Europa come una buona pratica nella lotta alla discriminazione e all'intolleranza, la metodologia “anti-rumours” consente di sfatare quelle notizie infondate ed intolleranti (“rumours” si traduce con il concetto di “voci, dicerie e pettegolezzi” in gergo comune “bufale”), che sono spesso alla base tanto di stereotipi e pregiudizi, quanto di atteggiamenti discriminatori e razzisti.
Non si tratta di mettere in piedi una campagna di comunicazione che usa "dati oggettivi" per smentire direttamente i messaggi infondati, talvolta associati al tema migratorio ed interculturale. Con il progetto si intente esplorare e comprendere come nascono convinzioni infondate e come queste riescano rapidamente a generare una convinzione collettiva, per (re)agire di conseguenza.
L’aspetto innovativo di questa metodologia risiede nella capacità di creare una rete tra istituzioni pubbliche e private, con la partecipazione della società civile e della cittadinanza, attraverso il coinvolgimento attivo in fase di indagine e di restituzione del progetto della popolazione locale.
Investire su una strategia “anti-rumours” (“anti-dicerie”) significa attivarsi sul lungo periodo per un cambiamento sociale che permetta di prevenire la discriminazione, di migliorare la coesistenza e di sfruttare tutto potenziale derivante della diversità (Diversity Advantage).
Tra i risultati raggiunti
Progetto realizzato con il sostegno di:
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Il progetto ha visto il coinvolgimento di diversi attori territoriali.
Servizi e dipartimenti del Comune di Reggio Emilia, incluse Fondazioni:
Associazioni e cooperative educative:
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