👉 Al Museo Cervi si è tenuto l'incontro "𝐃𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚" in occasione della Giornata Internazionale della Donna 🌏 𝐎𝐥𝐭𝐫𝐞 𝟏𝟑 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐝𝐚 𝟏𝟎 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐢 si sono raccontate dando voce alle 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐯𝐢𝐯𝐞 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, sia come corpo di donna che come corpo migrante 🗣 Sono infatti tante le riflessioni nate nel ragionare su cosa significhi essere donna oggi, riflessioni attraversate dalle 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐚𝐧𝐳𝐞 dell'attivista per i diritti delle donne iraniane Mahi Tavabeghavami, dalla rappresentante della Comunità birmana in Italia Thuzar Linn, dalla nostra mediatrice linguistica e culturale di lingua ucraina e russa Diana Bota, dall'attivista curda Melike Yasar nonché dalla rifugiata afghana Maryam Sultani 💪 "𝑪'è 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒗𝒐𝒊, 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒆, 𝒂𝒔𝒄𝒐𝒍𝒕𝒂𝒕𝒆, 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒈𝒆𝒏𝒕𝒊𝒍𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒆 𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒓𝒆𝒐𝒕𝒊𝒑𝒊" è ciò che emerge nel ricordarsi quanto l'8 marzo non sia una festa bensì una parte della grande 𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚 a ogni forma di 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 ⚙️ Donne provenienti da Afghanistan, Pakistan, Ucraina, Nigeria, Ghana, Costa d' Avorio, Kossovo, Kurdistan, Tunisia, ed Italia ci hanno ricordato come 𝐢 𝐬𝐭𝐢𝐧𝐭𝐨𝐦𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢: donne impossibilitate a scegliere chi amare, come esprimersi nel vestiario, nelle parole, nelle parole, che percorsi professionali, formativi o accademici intraprendere ❌ Persone private di libertà, autonomia e dignità, spesso nella gabbia della violenza economica, costrette a compromessi ingiusti, 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐭𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐦𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭à 🧵 Si tratta di una libertà di movimento oppressa anche nel 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚: 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐜𝐮𝐜𝐢𝐭𝐢 𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐬𝐮𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 👣 𝐒𝐞𝐢 𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐬𝐢 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐥𝐞 𝐟𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐚𝐝𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨: nonostante l'Italia presenti alcune libertà e opportunità, l'ottenimento dei documenti, di un affitto e di un lavoro è molto difficile. 📌 Dalle testimonianze di Casa Cervi emerge infatti che: "se un lavoro lo troviamo, spesso non è regolare e non è qualificato, anche perché qui i nostri titoli di studio non vengono riconosciuti. Noi spesso ci occupiamo delle vostre case, dei vostri anziani e dei vostri figli, ma come possiamo farlo ancora se non abbiamo un contratto e un compenso dignitosi? È difficile per noi avere relazioni con le persone italiane, fanno fatica a capire i nostri vissuti, sono chiuse. Incontriamo tanti pregiudizi e diffidenza, puoi sentire dire “le donne dell’est sono così…” anche se quella persona non ti conosce e non sa la tua storia. Questo può succedere anche nei servizi e negli uffici pubblici che dovrebbero supportare tutte le persone, uomini e donne, stranieri e italiani, senza discriminazioni." #ditutti Comune di Reggio Emilia | Città di Parma | Ciac onlus alcuni momenti...programmaUn incontro con donne provenienti da tutto il mondo per la democrazia e per la pace «Le donne oggi resistono, come ieri, e cambiano la storia. affermano la loro libertà, il valore della vita e della pace, la fiducia nella democrazia. Noi camminiamo insieme con loro» Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il 10 marzo alle ore 17,30 presso la Sala Genoeffa Cocconi di Casa Cervi si terrà l’incontro “Donne che cambiano la storia”. Protagoniste dell'incontro sono le voci di donne di diverse provenienze ed etnie, testimoni e rifugiate da Paesi in guerra: dall’Ucraina al Myanmar, dal Kurdistan all’Iran. Donne accomunate dall’impegno e dalla lotta per la libertà, per la conquista dei diritti, della democrazia, della pace. L’impegno per un mondo libero, equo e giusto si collega anche al lavoro di ricerca storica e di valorizzazione del ruolo femminile nell’antifascismo e nella Resistenza, ricordando l’esempio delle donne della Famiglia Cervi. L’incontro sarà accompagnato dai “Canti di libertà” del Coro Novecentum, che faranno da contrappunto alle testimonianze, con i brani più significativi connessi alle proteste in favore della pace. Programma Si inizia alle 17,30 con i saluti iniziali di Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi, Marwa Mahmoud, Consigliera del Comune di Reggio Emilia, e di Daria Jacopzzi, Assessora alla Partecipazione e all’Associazionismo del Comune di Parma. Si entra poi nel vivo dell’incontro con le testimonianze di: Mahi Tavabeghavami, attivista per i diritti delle donne iraniane Thuzar Linn, rappresentante della Comunità birmana in Italia Diana Bota, mediatrice linguistica e culturale di lingua ucraina e russa Maryam Sultani, rifugiata afghana Melike Yasar, attivista curda Modera l’incontro Floriana Rizzetto, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Alcide Cervi L’iniziativa, a ingresso libero, è inserita nella rassegna del Comune di Reggio Emilia “Trecentosessantacinque giorni donna” Con il patrocinio di:
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