![]() Questa settimana ricorre la Giornata Internazionale per i Diritti dei Migranti: si apre un'occasione importante per porsi domande e dare risposte sulla situazione complessa che vivono quotidianamente decine di milioni di persone che migrano da un territorio a un altro. Non si tratta di aggiungere diritti, bensì di creare eguali condizioni a tutela della persona, nel rispetto dei basilari diritti umani, garantendo una vita dignitosa e piena libertà di movimento ed autodeterminazione. Si parte proprio dal lavoro con la "Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie" fondata sul principio generale ed intersezionale di non discriminazione. I diritti di chi lavora devono essere tutelati indipendentemente da "sesso, colore della pelle, lingua, religione o convinzioni personali, opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, origine nazionale, etnica o sociale, cittadinanza, età, posizione economica, proprietà, stato civile, nascita o altro status" Approvata nel '90 ed entrata in vigore nel 2003, nessun Paese a forte immigrazione dell'Europa occidentale, del Nord America o altri come l'Australia, il Sudafrica e l'India l'ha rettificata. L'Italia rientra fra questi. Privare la persona delle condizioni necessarie ad ottenere una posizione lavorativa stabile, adeguatamente remunerata e tutelata a livello sindacale è una violenza economica e classista che porta precarietà ed insicurezza, esponendo chi lavora ad abusi di potere, ricatti, umiliazioni e schiavismo. Affinché si possa realizzare un'effettiva giustizia sociale, affinché anche le persone con background migratorio possano essere libere di autodeterminarsi ed intraprendere la propria carriera su ogni livello, serve lavorare sulle norme che regolano la realtà migratoria e lavorativa e sulle rappresentazioni che abbiamo e che vengono veicolate su lə migrantə. La consapevolezza e la capacità di riconoscere dignità ed umanità, soprattutto "nell'altro", soprattutto nel “diverso”, è una prima, essenziale, chiave di apertura. 📌 𝑺𝒆 𝒍𝒂 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂 è 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒕𝐚 𝒑𝒆𝒓 𝒕𝒆, 𝒅𝒆𝒗’𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒕𝒖𝒕𝒕ə. 🎨 Grafica a cura di Nicole Ricchetti #ITACA #antidiscriminazione #controladiscriminazione #interculturalcities
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