Per quanto riguarda il Comune di Reggio Emilia, il progetto si traduce in una collaborazione con Palermo, finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale con 133.000 euro attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico e favorita da Federculture, che prevede quattro momenti di lavoro nel capoluogo siciliano e altrettanti a Reggio Emilia, di cui uno previsto dal 21 al 24 maggio. Il progetto terminerà a fine 2013. Quello tra Reggio Emilia e il capoluogo siciliano sarà un “gemellaggio” in grado di favorire scambio di politiche e azioni in materia di inclusione sociale e dialogo interculturale, attraverso la formazione di nuovi operatori. Protagonisti della collaborazione saranno la Fondazione Mondinsieme e il progetto internazionale Axè, che da oltre 20 anni si dedica al recupero di bambini e ragazzi di strada attraverso l’ArtEducazione, ovvero l’educazione del bambino attraverso la danza, la musica, l’arte e la confezione di tessuti e abbigliamento che consente di recuperare dalla strada attraverso l’arte oltre mille bambini ogni anno. Il direttore di Mondinsieme, Adil El Marouakhi, ha preparato una serie di interventi sul tema dell’identità, declinata in tre aree: il territorio, la scuola e la comunità. “L’identità non è mai statica, ma si muove e si trasforma tenendo conto di luoghi, esperienze di vita e radici culturali – spiega Adil El Marouakhi – Il legame con il territorio produce fenomeni di spaesamento che inducono la ricostruzione del sé”. Dal punto di vista metodologico, per Mondinsieme questo significa valorizzare il senso di appartenenza dei giovani di seconda generazione, in una mutua scoperta degli spazi che vivono insieme ai coetanei italiani. Veri e propri modelli di educazione interculturale nelle scuole sono divenuti quelli realizzati dal Centro interculturale Mondinsieme, oggi Fondazione. Il Centro organizza interventi di educazione interculturale con gruppi di giovani e di studenti attraverso laboratori che si svolgono in orario scolastico negli istituti superiori o nella sede del Centro. Ogni anno, oltre duemila studenti partecipano alle attività, che hanno la finalità di promuovere la capacità di analisi e confronto sui temi della diversità culturale e la consapevolezza sui rischi della xenofobia e della lotta alle discriminazioni, insieme a un atteggiamento di apertura mentale e cittadinanza attiva. Il coinvolgimento degli insegnanti ha recentemente consentito al Centro di siglare un accordo di rete con tutte le scuole superiori reggiane. La scuola è un incubatore di identità: “Studenti, insegnanti e famiglie della scuola multiculturale – dice il direttore di Mondinsieme – contribuiscono insieme alla crescita multiculturale e alla riduzione dei conflitti: è una risorsa talmente importante che deve essere considerata nella stesura dei progetti e nella definizione dell’approccio metodologico”. Infine, l’identità si definisce anche in termini di pertecipazione in un processo di governace condivisa, che chiama in causa anche associazioni e comunità immigrate. Nel corso dello scambio Agire Por, il Comune di Reggio Emilia ha presentato, inoltre, le attività di arte educativa del festival 1,6,7 Contatto e l’insegnamento della lingua italiana per stranieri proposte dalla rete Diritto di Parola.
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