Il valore della diversità: per il successo scolastico, parte il progetto “Tutor in lingua madre”13/1/2014
Per fronteggiare il fenomeno, il centro interculturale Mondinsieme propone il progetto “Tutor in lingua madre” in collaborazione con la Fondazione L’albero della vita di Milano. Il progetto, che si rivolge ai minori stranieri, alle loro famiglie e alle scuole, si ispira al metodo francese del “parrainage de proximitè”: l’attività di una persona qualificata che fornisce supporto emotivo ed educativo ad un bambino o ad un adolescente. Ci saranno quattro attività principali: azioni di tutoraggi, la formazione dei tutor, il confronto e individuazione dei singoli casi con gli insegnanti, il sostegno e confronto con i genitori. Sono sette i giovani di origine straniera coinvolti come tutor, coinvolti direttamente nel percorso: Aia Radwan, Walaa Essam, Amro Ali, Xhesika Shkurti, Nida Tausif, Arlinda Turtulli, Wen Zhang. “Quando ho raccontato in famiglia il ruolo che avrei ricoperto – dice Nida – mia madre si è commossa, anche lei in Pakistan era insegnante: credo le abbia fatto rivivere ricordi piacevoli e si sia sentita orgogliosa di me”. La proposta, che ha già avuto l’interesse della Filippo Re e del Motti, si rivolge a tutte le scuole superiori di Reggio Emilia. Tra i risultati che ci si prefigge di raggiungere c’è la promozione del 60% degli studenti coinvolti, attraverso l’ individuazione delle materie con esiti negativi, colloqui motivazionali con le famiglie da parte dei tutor e incontri pomeridiani tra tutor e studenti. Mondinsieme mette in azione ragazzi universitari di seconda generazione per aiutare, con le loro conoscenze, i minori stranieri e le loro famiglie nel combattere l’insuccesso scolastico dettato dalle barriere linguistiche. Nel sostenere gli studenti nel loro percorso saranno utilizzati metodi individuali e collaborativi per rispondere alle specifiche esigenze di ognuno. Durante l’anno scolastico, e in accordo con le scuole e le famiglie, i tutor si impegneranno per aiutare gli studenti stranieri e, inoltre, avranno il compito di mediatori interculturali. Per far si che il progetto abbia successo, si sviluppi e venga preso ad esempio per esperienze future, saranno affiancati e supportati in un percorso di formazione continuo. L’obiettivo principale dell’iniziativa è senza dubbio quello di contribuire alla diminuzione dell’insuccesso scolastico dei minori stranieri nelle scuole superiori a Reggio Emilia, ma anche quello di sostenere i giovani tutor attraverso l’insegnamento di competenze formative specifiche, di far conoscere ai docenti la dispersione scolastica al fine di suggerire strategie per contrastare il fenomeno e trasmettere ai genitori competenze educative efficaci per sostenere i propri figli. Si svolgeranno riunioni tra docenti per individuare le scuole con il più alto tasso di insuccesso scolastico, scegliere così i casi di studenti di origine straniera e il metodo di studio da impiegare per quelle discipline dove si riscontrano più difficoltà. Sono previsti anche incontri con le famiglie per trasmettere le competenze educative relative al supporto allo studio sia al centro Interculturale Mondinsieme e tramite colloqui motivazionali privati nelle case degli studenti.
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