La mostra, che si chiuderà il 30 giugno, è distribuita in quattro spazi nella città: Mondinsieme, Ceis, ospedale Santa Maria e Albo Pretorio, dove sarà inaugurata lunedì 20 giugno alle ore 15.30 in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Tutto è partito da Monica di Pietro, insegnante di storia dell'arte di Reggio Emilia ma trasferitasi a Mistretta, la quale ha coinvolto i suoi studenti in un percorso per sensibilizzare al tema della migrazione via mare, che fa della Sicilia un approdo, una frontiera, una terra di passaggio. La mostra fotografica, pensata come itinerante tra il sud e il nord d'Italia, raccoglie gli scatti degli studenti, chiamati a raccontare la loro isola pensando allo sguardo ancora stupito di chi arriva da lontano. Non si tratta quindi di “catturare” i volti dei migranti, ma di riflettere sull’identità siciliana che vive di contaminazioni culturali antichissime e che, da terra di emigranti, diventa luogo di accoglienza. Il percorso oltre il mare si lega al comune di Reggio Emilia per un duplice motivo: perché Reggio, con la sua storia recente, è simbolo di un dialogo interculturale che ha cambiato il volto della città, e perché rappresenta metaforicamente il punto di arrivo di un iter, quello dei migranti – oltre che della mostra stessa, che dalle coste siciliane, prima frontiera di Europa, risalgono il nostro paese in cerca di una sistemazione. Il Centro Interculturale Mondinsieme testimonia tanto le difficoltà dell’arrivo quanto la positività dell’incontro e del dialogo tra persone di provenienza diversa: lo dimostrano gli scatti raccolti che si aggiungono alla mostra. Queste immagini raccontano non solo usi e costumi diversi ma ritraggono una città aperta e accogliente che è davvero casa di tutti. Il tema della migrazione, così complesso e discusso, offre ad ognuno di noi un’opportunità di crescita: accogliere non è solo una responsabilità morale, ma si traduce in nuovo punto di vista per conoscere meglio ciò che siamo, è apertura creativa, un viaggio, interiore e radicale, fino alla condivisione di uno spazio e di un inevitabile cambiamento. “La finestra oltre il mare”, a cura di Monica Di Pietro e Centro Interculturale Mondinsieme, rientra nel programma di iniziative “Invisibili Intrecci” in occasione del 20 giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato. I luoghi della mostra
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