Il 27 gennaio scorso il Consiglio d'Europa, in visita a Reggio Emilia, ha incontrato i rappresentanti delle associazioni che partecipano alle attività del centro interculturale, ascoltati dall'assessore alla città internazionale Serena Foracchia, dal presidente di Mondinsieme, Matteo Rinaldini, insieme a Phil Wood e a Francesca Leonetti del programma Intercultural Cities promosso dal Consiglio d'Europa, organizzazione internazionale che riunisce quarantasette stati.
Le associazioni danno prova di essere del mondo e nel mondo, trovandosi davanti realtà e sfide comuni. In primo luogo, emerge la richiesta di una maggior attenzione e approfondimento delle identità culturali dei propri paesi d'origine e dei fenomeni internazionali, a partire dal terrorismo del quale, come giustamente ricordato, anche la comunità musulmane è vittima, fino alla guerra civile in Ucraina. Queste tematiche necessitano di essere affrontate da interlocutori preparati e dare visibilità e fornire chiavi di lettura a questi temi è un modo per vincere stereotipi e pregiudizi. Un secondo aspetto che risulta essere molto sentito riguarda la crisi economica. La crisi colpisce e stimola le associazione a cercare soluzioni. Da un lato coinvolge la popolazione anziana di origine straniera che si ritrova disoccupata o in cassa integrazione e senza possibilità di ritornare al paese d'origine e dall'altro i giovani che vorrebbero entrare nel mercato del lavoro e dai quali viene la richiesta di un sostegno formativo sul lavoro e sull'imprenditoria. La crisi è percepita anche dalle associazioni che promuovono attività sportive che hanno registrato un drastico calo delle attività. Il sostegno allo sport è importante proprio per la funzione di coesione sociale che quest'ultimo esercita. In questo contesto le associazioni, e con esse anche i luoghi di culto, sono riuscite a sviluppare al loro interno un sistema di aiuto reciproco diventando punti di riferimento per questioni di salute, burocratiche e di welfare. La questione della burocrazia si collega strettamente al tema sulla normativa sulla cittadinanza, italiana ed europea, che molti si auspicano possa venir modificata. Un ultimo punto che è emerso dall'incontro è la consapevolezza che dall'incontro con l'altro non può che generarsi ricchezza per ognuno. Molte associazioni hanno espresso il desiderio di incontrare e collaborare con altre realtà. Questa intenzione riguarda sia il territorio, attraverso l'organizzazione di progetti, laboratori scolastici o festival, sia attività di scambio e conoscenza anche con altre realtà internazionali. Infine, oltre alle molte proposte messe sul tavolo, l'incontro ha dato la possibilità a Mondinsieme di annunciare le prossime tappe di un maggiore coinvolgimento delle assocazioni nella vita del centro interculturale e a dare il benvenuto a nuove associazioni, come quella maliana, fondata recentemente da persone rifugiate e coinvolte nel progetto Sprar e Mare Nostrum.
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