![]() L'obiettivo generale del progetto Super è quello di sviluppare piani locali e proporre una strategia nazionale per il contrasto a razzismo, xenofobia e crimini d'odio, oltre che per il supporto alle persone che ne sono vittime. Poiché le manifestazioni più gravi e lesive di questi fenomeni (che si connotano come atti di rilevanza penale) si sviluppano a partire da atteggiamenti e pratiche discriminatorie è importante lavorare a più livelli, anche e soprattutto in ottica preventiva. La piramide dell’odio, attraverso i suoi 4 stadi (stereotipi/false rappresentazioni, discriminazioni, linguaggio d’odio, crimini d’odio) ben sintetizza questa potenziale escalation e evidenzia l’importanza di azioni coordinate che mettano in connessione diverse realtà: in prima istanza le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale e in fase successiva la società civile e i rappresentanti delle comunità razzializzate. Il coinvolgimento dei dipendenti comunali (in particolare della polizia locale e degli uffici più direttamente impegnati nella garanzia di accesso a servizi e diritti da parte dei cittadini) risulta cruciale per due ordini di ragioni: - In primo luogo il percorso è coerente con il piano delle politiche interculturali Ditutti approvato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale garantendo attività di formazione-confronto ai dipendenti dell’Amministrazione comunale e al territorio, anche con l’obiettivo di incrementare la trasversalità delle politiche interculturali con i diversi servizi dell’Ente. - D’altra parte è importante fornire ai dipendenti dell’amministrazione strumenti formativi utili a individuare le dinamiche sottese ai fenomeni discriminatori e alle loro possibili degenerazioni. Questo sia al fine di individuare e scardinare prassi dell’organizzazione del lavoro e della presa in carico delle istanze dei cittadini che favoriscono anche implicitamente la discriminazione, sia per accogliere, trattare e reindirizzare correttamente eventuali segnalazioni da parte dei cittadini. Proprio in quest’ottica la formazione ha avuto tra i suoi obiettivi quello di favorire la conoscenza tra diverse realtà e diversi punti di accesso per i cittadini (e quindi tra uffici comunali, con la polizia locale, con Carabinieri e Polizia di Stato), nell’ottica di una proficua collaborazione sul contrasto ai fenomeni discriminatori e di un più funzionale accompagnamento ai cittadini. Per massimizzare questo tipo di interazione la formazione è stata condotta da un gruppo “misto” di formatori (dipendenti comunali e della Fondazione Mondinsieme insieme a rappresentanti di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri) e rivolta a gruppi “misti” di professionisti in formazione. I temi sono stati trattati a partire dal quadro normativo e dai concetti chiave necessari per l’analisi di casi concreti e del ruolo che i singoli servizi e istituzioni possono avere, individualmente e in relazione agli altri, in un’azione di contrasto alle discriminazioni e ai crimini d’odio.
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