Scuole superiori come Filippo Re, Nobili, Matilde di Canossa, Galvani, Iodi, Zanelli, Secchi hanno partecipato a diverse attività che Mondinsieme ha progettato sui temi dei rifugiati, dei pregiudizi, dell'identità, dei luoghi della diversità e dell'economia solidale. I laboratori hanno dato la possibilità ai giovani di poter avere più strumenti di giudizio per analizzare la diversità culturale. Una buona parte dei laboratori sono stati pensati per preparare gli studenti alla partecipazione allo spettacolo di lunedì 21 Marzo “Questo è il mio nome”, che ha per protagonisti richiedenti asilo e rifugiati ospitati a Reggio Emilia. Uno di questi ragazzi ha partecipato ad un laboratorio di Mondinsieme svolto all'istituto Nobili il 10 marzo scorso: Lamin, un ragazzo di 22 anni scappato dalla dittatura del proprio paese, il Gambia, ha raccontato la sua storia, la sua verità, davanti agli occhi increduli di ragazzi che quel giorno hanno messo in discussione i pregiudizi che, purtroppo, emergono nei confronti di chi è costretto a lasciare la propria terra in cerca di una salvezza, di una vita che possa essere degna di essere chiamata così. “Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti" Inoltre, Mondinsieme porta le scuole al cinema, con la visione del documentario di Nicoletta Manzini, “Ihsane e il paese di papà”. Il film racconta il viaggio di una ragazza che parte da Reggio Emilia alla scoperta del paese dove è nato il padre, il Marocco, per poter cercare le proprie origini. Sarà proiettato nella mattina del 6 aprile al cinema Rosebud. Così come per il teatro, anche per il cinema le prenotazioni hanno già raggiunto il limite massimo dei 180 posti. Il lavoro di Mondinsieme non si è concentrato solo sulle scuole, ma anche sulle associazioni. Infatti, ha coordinato l'organizzazione di una serie di giornate sul dialogo interreligioso, che porterà a confrontarsi fedeli cristiani, musulmani ed ebrei in parrocchia, in moschea e in sinagoga il 3 aprile, il 17 aprile e il 15 maggio. Infine, in collaborazione con la Biblioteca Panizzi, ha stilato una bibliografia e una filmografia accurata sul razzismo e il dialogo interculturale, disponibile sul sito del centro e della biblioteca.
La giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1966. La data, il 21 marzo, è stata scelta in ricordo del massacro di Sharpeville del 1960, la giornata più sanguinosa dell'apartheid in Sudafrica: 300 poliziotti bianchi uccisero 69 manifestanti che protestavano contro l'Urban Areas Act che imponeva ai sudafricani neri di esibire uno speciale permesso se venivano fermati nelle aree riservate ai bianchi. Una speciale commissione d'inchiesta denunciò il comportamento della polizia, mentre l'operato del governo sudafricano venne ufficialmente condannato dall'ONU.
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