![]() Il progetto ALI (accompagnamento lingua italiana) è un’iniziativa promossa dalla RETE “Diritto di parola”, che ha come obiettivo aiutare i ragazzi di origine straniera neo-arrivati in Italia nell'apprendimento della lingua italiana, al fine di permettere il miglior inserimento all'interno del sistema scolastico e facilitare l’integrazione. Il corso si è svolto da novembre 2018 a giugno 2019: quattro classi, quattro insegnanti e due tirocinanti hanno lavorato insieme per sei mesi, collaborando e creando un bellissimo gruppo. Le lezioni si sono svolte il venerdì e il sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30 presso il centro “Il Sogno” in via Fratelli Rosselli. Una volta alla settimana, invece di recarsi nelle loro scuole, i ragazzi si sono presentati al centro per seguire quattro ore di corso di lingua italiana. Le classi, due al venerdì e due al sabato, svolte in contemporanea, erano costituite da gruppi di 10-15 ragazzi, iscritti alle Scuole Secondarie di secondo grado di Reggio Emilia e arrivati in Italia da meno di un anno. Da sottolineare la presenza di ragazzi provenienti dalle più diverse parti del mondo, per esempio paesi come Senegal, Ghana, Nigeria, Marocco ma anche Cina, Ucraina, Russia, Filippine, Pakistan e molti altri. Non si è trattato solo di lezioni di grammatica, poiché il corso è diventato un punto di riferimento per i ragazzi, fatto di momenti di socializzazione, giochi e lavori di gruppo. Divisi in piccoli gruppi in base al loro livello di conoscenza linguistica, sono state svolte diverse attività per rendere l’apprendimento il più piacevole possibile. Le regole di grammatica e i vocaboli sono stati insegnati anche con un metodo ludico, attraverso giochi come i cruciverba, diverse tipologie di gioco dell’oca, giochi di ruolo, la realizzazione di cartelloni e disegni e piccole produzioni personali. È stato molto utile l’ausilio del computer e degli smartphones dei ragazzi, sempre nel rispetto delle regole, per giochi interattivi per un rapido e giocoso apprendimento. Inoltre, nel mese di aprile è stata svolta una lezione extra nel pomeriggio e, in questo modo, ragazzi e insegnanti hanno avuto l’opportunità di condividere un pranzo insieme, mangiando una pizza in compagnia e condividendo momenti al di fuori della lezione. I ragazzi solo i primi giorni si sono mostrati un po’ spaesati, ritrovandosi in un contesto nuovo con persone che non conoscevano e con cui non sapevo completamente come comunicare. In pochissimo tempo infatti, le apparenti “barriere” causate da lingue, culture e nazionalità diverse sono state abbattute e i ragazzi hanno comunque trovato un modo per comunicare, nonostante parlassero lingue diverse. Inizialmente con le poche parole di italiano a loro disposizione ma spinti dal desiderio di fare amicizia e di condividere momenti insieme. Perla Soragna Foto
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