![]() Parte la campagna social delle Città italiane contro la disciminazione: sette città coinvolte con le amministrazioni e la popolazione civile per sensibilizzare sulle discriminazioni etnico razziali in differenti ambiti della quotidianità. Affronteremo infatti le realtà dell’educazione, dei giovani, del lavoro, dello sport, dalla violenza di genere ai ruoli delle istituzioni. Si attivano, in particolare, Reggio Emilia, Novellara, Modena, Casalecchio, Fucecchio, fino ad Olbia come attori chiave nel progetto ITACA (Italian Cities Against discrimination), trattando alcuni dei punti nevralgici per promuovere pratiche antidiscriminatorie e tutelare le persone più esposte a pregiudizi ed atti discriminatori, dalle microaggressioni ai crimini d’odio. ITACA nasce infatti a livello Europeo da una seria preoccupazione per l’aumento dell’intolleranza, in particolare in Italia, nei confronti delle differenze di provenienza. Nasce dunque l’urgenza di promuovere impegni locali, nazionali ed internazionali atti a promuovere cambiamenti sociali, culturali e politici per creare comunità più accoglienti, rispettose ed aperte nei confronti della diversità, in un’ottica intersezionale. ITACA ha formato operatori, decisori politici e volontari delle organizzazioni della società civile dei sette territori comunali definendo e condividendo gli strumenti operativi e la cultura educativa per riconoscere le discriminazioni sistemiche, dirette e indirette, dentro e fuori le amministrazioni, e rimuovere gli ostacoli che impediscono all’individuo di realizzarsi pienamente. È una battaglia che chiede la cooperazione fra il pubblico e il privato per garantire l’effettiva attuazione di norme ormai obsolete, incapaci di rispondere a un tessuto sociale così dinamico e complesso che ha cambiato la faccia dell’Italia negli ultimi trent’anni. Troppo spesso diritti civili ed umani vengono vissuti come concessioni accessorie anziché strumenti fondamentali e inalienabili. Emblematica è la Legge per l’acquisizione della cittadinanza italiana che risponde ancora ad un’Italia datata anni ‘90. L’intolleranza non è più tollerabile. Se la porta è aperte per te, dev’essere aperta per tuttə. Rimani aggiornatə seguendoci nelle prossime settimane Per info: bit.ly/3xOCBs5 oppure dai un’occhiata al blog sul nostro sito Grafica a cura di Nicole Ricchetti
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