Domenica 11 settembre si tiene il sesto incontro del progetto Sicuramente sul tema “La sicurezza sul lavoro: un valore tutti”, una campagna di sensibilizzazione partita per la prima volta quest’anno e promossa da Inail e Ausl di Reggio Emilia, con il coordinamento organizzativo della Fondazione Enaip. Il progetto è finanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro, dalla Regione Emilia-Romagna ed approvato dalla Provincia di Reggio Emilia. L’incontro è il primo dedicato all’ associazione provinciale senegalese e si terrà dalle 15 alle 18 nella sede di Mondinsieme in via Marzabotto 3 a Reggio Emilia. “Siamo entusiasti di aderire a questo progetto – hanno detto Mamadou Diop e Papa Seck , dell’associazione senegalese – perché c’è l’esigenza di maggiore informazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro a cui non si riesce ad arrivare anche per ostacoli dal punto di vista linguistico”. Relatrice sarà Lia Gallinari, tecnico della prevenzione del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia. La Fondazione Mondinsieme sarà presente con Mahta Woldezghi e Damiano Razzoli per le traduzioni dall’italiano al francese e la documentazione. “L’educazione alla sicurezza sul lavoro è un percorso continuo – ha detto Lia Gallinari dell’Ausl di Reggio Emilia – per facilitare il confronto e la formazione ai diritti e ai doveri, così da affrontare meglio la realtà che si vive sul lavoro: l’attenzione ai lavoratori di origine straniera è motivata dal loro maggiore bisogno di un ulteriore percorso informativo oltre a quello che compiono le aziende per obbligo”. Per Sandra Berselli, responsabile prevenzione dell’Inail di Reggio Emilia, la finalità del progetto “nasce proprio perché dai dati infortunistici gli stranieri risultano una categoria debole, soprattutto per l’inserimento in prossimità dell’arrivo, nell’adattamento ai processi produttivi, nell’utilizzo di particolari macchine. Spesso la barriera linguistica crea problemi nel ricevere informazioni nei momenti educativi previsti dalla legge”. Sicuramente permette così “attività di sensibilizzazione con le comunità, per creare un legame privilegiato in grado di ridurre distanze tra noi e loro – ha aggiunto Berselli – Come ente pubblico, è utile superare gli ostacoli di comprensione della fruizione dei servizi e delle procedure”. I seminari si svolgono nei luoghi di incontro e di culto dei lavoratori chiamati dalle associazioni e dalle comunità straniere: un ambiente accogliente e familiare permette di migliorare l’efficacia formativa, lo scambio di domande, la condivisione di storie personali, e di rendere più comprensibili i contenuti, anche grazie alla traduzione in lingua. Si parlerà delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, del significato e della percezione del rischio. Importante sarà approfondire i comportamenti da seguire per evitare pericoli a se stessi ed ai compagni di lavoro. Si spiegherà cosa si intende per malattia professionale e come si fa ad accedere ai servizi in caso di bisogno. Infine, si potranno raccontare casi di infortuni. Sinora il progetto Sicuramente ha visto la partecipazione del Circolo islamico di via Gioia, dell’associazione del Burkina Faso, della comunità ucraina ed albanese, e con l’incontro di domenica dell’associazione senegalese. Prevede entro fine anno il coinvolgimento di altre tre comunità.
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