![]() La cultura della prevenzione, prima ancora che della sanzione, mira ad innalzare la soglia dell’attenzione su un fenomeno che pur essendo quotidianamente presente sulle pagine dei giornali e dei media in genere, ancora oggi viene sottovalutato. È per questo che il Liceo “Matilde di Canossa” di Reggio Emilia ha accolto con favore una proposta educativa da parte del Lions Club-Reggio Emilia-La Guglia-Matilde di Canossa, nella persona della Presidente Brunella Melioli-Ganassi. La finalità dell’evento risponde all'ottica di sensibilizzare gli studenti di fronte ad una sempre più triste realtà, derivante dall'adescamento on-line e delle sue pericolose conseguenze, che spesso sfociano in ignobili e atroci atti di violenza fisica e psicologica nei confronti degli adolescenti, in particolare delle donne, ignare vittime di “femminicidio”. Donne uccise da uomini, perché sono donne. Questo è il “femminicidio”. A leggere i numeri che provengono dal Ministero della Giustizia, un vero massacro. Un totale di circa 600 omicidi negli ultimi quatto anni. L’incontro del 21 febbraio 2020, tenutosi nell’Aula Magna, ha coinvolto ben 9 classi dell’Istituto Canossa, con studenti dai 16 ai 18 anni, con il coordinamento della Prof.ssa Isabella Palazzo, che proprio in ordine alle tematiche connesse alle violenze di genere ha realizzato interessanti Progetti. ![]() Molte le autorità e le rappresentanze delle varie Associazioni presenti sul Territorio, tra cui il Governatore del Distretto Lions 108 TB, M. Giovanna Gibertoni; il Presidente Lions della XIII^ zona, Franco Lucci; Il Sottosegretario alla Regione, Gianmaria Manghi; Anna Protopapa, referente dell’Associazione Gens Nova e Penelope in Emilia Romagna; l’ANFI (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) nella persona del colonnello Vito Zaccaria; la consigliera comunale di Reggio Emilia, Cinzia Rubertelli, Stefania Violi; le socie Lions, Patrizia e Cristina Campari; i ragazzi del Leo-Club e Selma Cherif di Mondinsieme. Autorevole relatore del Convegno è stato l’avvocato penalista, Antonio Maria La Scala, Docente di Diritto penale presso l’Università LUM, Jean Monnet di Bari. Il Professor La Scala, impegnato indefessamente da diversi anni sul fronte della tutela delle vittime della violenza, soprattutto di genere, ha affrontato le nuove forme di violenza, in modo particolare, i rischi della “rete”, ovvero l’adescamento on-line, la pedo pornografia (sexting), ovvero il fenomeno del cyber bullismo e lo stalking. All'iniziativa hanno portato la propria commovente testimonianza la Sig.ra Giuliana Maria Reggio e Fabiano Filianti, rispettivamente mamma e fratello di Jessica Filianti, barbaramente uccisa il 14 marzo 1996 dal fidanzato geloso. Tale efferato delitto è stato uno dei primi casi di “femminicidio” registrati nel nostro territorio. Corre l’obbligo di dare qualche informazione in più sull'Associazione Lions che vanta una lunga storia. Il Lions International, fondato nel 1917 da Melvin Jones a Chicago, è oggi la più grande Associazione di “servizio” nel mondo, con circa 1.400.000 soci presenti in 200 Paesi. Il motto storico è “We Serve”, cioè noi serviamo. I soci Lions sono uomini e donne che mettono a disposizione il loro tempo libero per aiutare le comunità attraverso innumerevoli progetti umanitari in vari ambiti, quali la salute, l’ambiente, ma anche con iniziative culturali, rivolte soprattutto alle nuove generazioni, che hanno come finalità scambi interculturali, attività di collaborazione e solidarietà. L’incontro di oggi ha inteso fornire un quadro della situazione attuale, per analizzare quali interventi futuri sono ancora necessari a produrre un cambiamento culturale e per insegnare agli adolescenti a riconoscere i “mille volti” dietro cui si annidano la violenza e le insidie, soprattutto sui social, utilizzati spesso con fiducioso interesse, ma che rischiano di trasformarsi in autentici mostri, in grado di rubare i sogni e il futuro. E’ importante, quindi, capire, come ha ricordato la Presidente, Brunella Melioli Ganassi, citando Goethe: ” Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza”. Isabella Palazzo Docente del Liceo “Matilde Canossa” - Reggio Emilia
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