Il progetto nazionale, sostenuto da Fondazione CRT, è nato nel 2011 grazie all'incontro fra la Rete Italiana di Cultura Popolare e alcune famiglie migranti che hanno sentito il desiderio di aprire le proprie case all'incontro e alla condivisione offrendo una cena speciale pensata per coloro che avessero la curiosità d’immergersi totalmente in un’altra cultura.
A tavola da subito è accaduto qualcosa di "magicamente" normale: si cominciava parlando di figli, di scuola, lavoro, di cinema e musica, e si finiva diventando amici e frequentandosi anche dopo.
Dal 2012 il progetto è diventato permanente, prevedendo una programmazione annuale e sviluppandosi in maniera diffusa in tutti quei territori aderenti alla Rete.
L’attività si concretizza in un percorso di cene all'interno degli spazi privati di cittadini reggiani, italiani o di origine internazionale, di richiedenti asilo, di cittadini sinti. Le famiglie o i nuclei di conviventi aprono la propria casa per ospitare a cena un gruppo di persone interessate a conoscere la cultura, le tradizioni e la cucina del loro Paese di origine. I muri e le soglie delle case non servono per trattenere le persone al di fuori, ma diventano una via d'accesso all' ospitalità e alla convivialità.
A tavola da subito è accaduto qualcosa di "magicamente" normale: si cominciava parlando di figli, di scuola, lavoro, di cinema e musica, e si finiva diventando amici e frequentandosi anche dopo.
Dal 2012 il progetto è diventato permanente, prevedendo una programmazione annuale e sviluppandosi in maniera diffusa in tutti quei territori aderenti alla Rete.
L’attività si concretizza in un percorso di cene all'interno degli spazi privati di cittadini reggiani, italiani o di origine internazionale, di richiedenti asilo, di cittadini sinti. Le famiglie o i nuclei di conviventi aprono la propria casa per ospitare a cena un gruppo di persone interessate a conoscere la cultura, le tradizioni e la cucina del loro Paese di origine. I muri e le soglie delle case non servono per trattenere le persone al di fuori, ma diventano una via d'accesso all' ospitalità e alla convivialità.
III EDIZIONE
Quest'anno l'anno l'emergenza COVID-19 ci ha impedito di continuare la programmazione delle cene all'interno del progetto "Indovina Chi Viene a Cena..?".
In occasione del primo incontro post-pandemia, abbiamo comunque deciso di farci compagnia e ritrovare il gusto della condivisione del cibo, anche se a distanza. Al posto del consueto appuntamento di fine mese, abbiamo proposto a chi ha già aderito al progetto e a chi avrebbe voluto partecipare, di inviarci un video amatoriale in cui descrivere un piatto cucinato, illustrandone gli ingredienti, spiegando in che occasione lo si prepara e se è legato ad un ricordo personale o alla celebrazione di una festa.
"Donare" la propria ricetta è uno dei tanti modi per ricreare il piacere della condivisione e permettere lo scambio di saperi culinari. Farlo in questo specifico contesto, significa aprire comunque la porta di casa alle relazioni umane.
In occasione del primo incontro post-pandemia, abbiamo comunque deciso di farci compagnia e ritrovare il gusto della condivisione del cibo, anche se a distanza. Al posto del consueto appuntamento di fine mese, abbiamo proposto a chi ha già aderito al progetto e a chi avrebbe voluto partecipare, di inviarci un video amatoriale in cui descrivere un piatto cucinato, illustrandone gli ingredienti, spiegando in che occasione lo si prepara e se è legato ad un ricordo personale o alla celebrazione di una festa.
"Donare" la propria ricetta è uno dei tanti modi per ricreare il piacere della condivisione e permettere lo scambio di saperi culinari. Farlo in questo specifico contesto, significa aprire comunque la porta di casa alle relazioni umane.
VIDEO
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II edizione
235 le persone coinvolte e ben 21 le nazionalità rappresentate in questa seconda edizione: dai Paesi della più vicina Europa orientale, passando per il continente africano, il Medio Oriente, fino al sud-est asiatico.
Sono state attivate collaborazioni importanti con l’intento di rendere l’iniziativa il più inclusivo possibile. Fra queste, la collaborazione con il Progetto Nomadi del Comune di Reggio Emilia che ha reso possibile, a novembre 2018, l’organizzazione di una cena nel campo sinto di Roncocesi.
Sono state attivate collaborazioni importanti con l’intento di rendere l’iniziativa il più inclusivo possibile. Fra queste, la collaborazione con il Progetto Nomadi del Comune di Reggio Emilia che ha reso possibile, a novembre 2018, l’organizzazione di una cena nel campo sinto di Roncocesi.
I Edizione
A Reggio Emilia il progetto è stato lanciato a novembre 2017 durante l’evento I Saperi degli altri alla presenza di Antonio Damasco, Direttore della Rete Italiana di Culturale Popolare, e dell’Assessore alla Città internazionale con delega alla Città interculturale, Serena Foracchia.
Il Centro Interculturale Mondinsieme si pone come ente che sviluppa il progetto sul territorio in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.
Le regole sono poche e chiare: i nuclei familiari non sanno chi ospitaranno, mentre gli ospiti non sanno da quale famiglia andranno a cena. Il Centro organizza gli abbinamenti in modo tale che possano favorire l’incontro e la relazione tra persone portatrici di culture diverse.
L'iniziativa ha anche incontrato l’interesse di giornalisti RAI, che hanno realizzato un servizio mandato in onda nel TG Regione del 25 dicembre.
La Fondazione EasyCare ha raccontato il progetto attraverso un video realizzato in occasione della III edizione del Festival Social Cohesion Days.
Il Centro Interculturale Mondinsieme si pone come ente che sviluppa il progetto sul territorio in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.
Le regole sono poche e chiare: i nuclei familiari non sanno chi ospitaranno, mentre gli ospiti non sanno da quale famiglia andranno a cena. Il Centro organizza gli abbinamenti in modo tale che possano favorire l’incontro e la relazione tra persone portatrici di culture diverse.
L'iniziativa ha anche incontrato l’interesse di giornalisti RAI, che hanno realizzato un servizio mandato in onda nel TG Regione del 25 dicembre.
La Fondazione EasyCare ha raccontato il progetto attraverso un video realizzato in occasione della III edizione del Festival Social Cohesion Days.