Associazione albanese Shqiponja Reggio EmiliA"Una bellissima cena, una serata favolosa.
Libere conversazioni sulla storia, cultura, tradizioni, cucina e usanze dei popoli nella nostra città ormai multietnica. L'ospitalità reggiana ha fatto da padrona "Persone aperte per una città aperta". Questo è il messaggio che vuole trasmettere il Centro Interculturale Mondinsieme di Reggio Emilia tramite l'iniziativa tanto conosciuta" |
Cinzia r."Un sabato di aprile...abbiamo solo un indirizzo e un numero di telefono... il cuore che batte a mille! Un bellissimo sorriso ci accoglie ....noi sconosciute. E la serata si trasforma in un sabato speciale fatto di risate, tradizioni, racconti e meraviglia per ricordi ritrovati. Mi sono sentita accolta, coccolata. Ho scoperto che è tradizione nella preparazione dei bicchieri per servire il tè aggiungere un bicchiere in più rispetto alle persone presenti così si è sempre pronti ad accogliere un ospite inatteso. Se mi chiedessero ora cos' è per me l'accoglienza dovrebbero ascoltare il mio cuore ....che continua a battere a mille! E' stata una serata indimenticabile. Grazie grazie!"
|
Hend E."Bellissima serata. I miei figli erano scettici, ma sono rimasti piacevolmente sorpresi. Ebe l'amica del padrone di casa, è una nonna, ha preso in simpatia i miei figli. È una persona di compagnia a cui piace condividere le sue ricette e gli aneddoti legati alla sua vita. Iacopo, il figlio, è stato carinissimo. Si vede che è abituato a stare in relazione con gli altri. Paolo, il proprietario di casa, si è dato da fare affinché la serata andasse al meglio. Esperienza da ripetere assolutamente."
|
Rania A. e Arda G."L’attesa, l’emozione e la sorpresa di incontrare persone sconosciute, i cui sguardi potrebbero essersi incontrati per le vie della città senza mai riconoscersi.
Calda l’accoglienza, squisite le pietanze. Una serata ricca di risate, di scambi culturali e dialogo. Grazie alla famiglia Sadeeq, i cui sguardi, se incrociati, saranno riconosciuti." |
Chiara B. "Una delle esperienze di condivisione e vicinanza più intense mai provate.
La famiglia con cui abbiamo mangiato una (ottima) cena ha radici culturali profondamente diverse, ma l’unica cosa di cui ci siamo accorti è di essere, tutti, esseri umani, con gli stessi sentimenti, sogni, desideri. Di avere voglia di condivisione e vicinanza." |
Chiara B."Merito degli amici che sanno sempre come convincerti a raggiungerli nonostante la tua indefinibile stanchezza e merito della curiosità che Indovina Chi Viene a Cena...? ti lascia in eredità dopo la prima esperienza...fatto sta che eccoci qui di nuovo intorno ad una tavola piena di prelibatezze cucinate dalla superba padrona di casa Michela a dialogare e raccontarci in una pluralità di lingue meravigliose, inglese, libanese, bosniaco, italiano, dialetto reggiano e barese...passando dalle lacrime e mal di pancia per le troppe risate (e detto tra noi forse anche un po' per la Lebanese Arak) all'ascolto silenzioso e rispettoso di esperienze di vita varie e toste...
Indovina Chi Viene a Cena...? sta diventando un appuntamento immancabile e una possibilità di arricchire le nostre vite che tutti dovremmo cogliere!!!" |
Chiara T."Grazie per un'altra bella serata in compagnia di persone gentili e gradevoli, a scoprire un Paese nuovo e i suoi sapori, a suonare “Per Elisa” con Davide vestito nel suo bellissimo pigiama da Batman, a imparare che in ucraino esiste una parola sola per descrivere la magia incontenibile di un bosco in primavera."
|
Cristian p."Abbiamo scoperto i sapori del Mali grazie a Irene e Yari (spero di averlo scritto bene), due ragazzi simpaticissimi e cordiali con i quali abbiamo in comune la passione per le spezie e i cibi sani. Una serata molto piacevole durante la quale abbiamo compreso quanto sia fondamentale il senso di comunità in Mali, un concetto che dovremmo riscoprire anche noi in Italia."
|
Chiara R."Mamadu, Simone, Alieu. Ibra, Minaz… ma che super cena avete preparato! Grazie ragazzi per l’accoglienza e grazie anche alle nostri ospiti che ci hanno portato molta allegria e una bellissima lavagnetta luminosa!!! Grazie anche al progetto SPRAR per aver colto questa opportunità … e a Mondinsieme per avercela offerta ...W il platano rigorosamente fritto!!!"
|
Giulia C."Le storie di migrazione mi affascinano e incuriosiscono...spesso hanno un sapore di nostalgia, rimpianto e difficoltà', altre volte, come stasera, si trasformano in un racconto gioioso e arricchente, intorno ad una tavola imbandita di prelibatezze culinarie filippine e dolci sorrisi di Daisy e i suoi amici : le Filippine in tutto il loro splendore!
Grazie al Centro Interculturale Mondinsieme perché' organizza Indovina Chi Viene a Cena...? una occasione molto preziosa di conoscenza, condivisione, integrazione, scambio e convivialità'.. Salamat!...Filippine, I'm coming!" |
Khadija S. |
Eloisa d.R. |
"[...]Anche questa volta sappiamo poco niente e niente dei nostri ospiti. Se non che saranno in due e altri piccoli dettagli pratici.
Suona il telefono, rispondo e sono i nostri due ospiti, gli indico come raggiungere il nostro portone tutto imbucato, ed ecco che sbirciando dalle scale con mia figlia, scorgo una coppia, visi amichevoli e sorrisi splendenti. Ci presentiamo, li facciamo accomodare e ci spostiamo Vs la cucina....praticamente non abbiamo fatto in tempo a sederci che sembrava di conoscerci tutti da una vita. Il resto della serata si è svolto come quelle splendide serate in famiglia o tra amici, tra risate, caffè ,the bollente, storie, aneddoti, condivisioni, sogni, paure, desideri.... Ci siamo trovati più vicini e simili di quello che pensano alcuni menti chiuse. Ci hanno raccontato le loro splendide avventure in giro per il mondo, i loro incontri ravvicinati ed è stato magnifico scambiarci pezzetti delle nostre vite. Senza neanche renderci conto era quasi l'1.30 e un poco dispiaciuti ci siamo dovuti salutare promettendoci che questo sarà solo l'inizio di una splendida conoscenza e amicizia." |
"Ieri sono andata a cena da una famiglia a sorpresa. [...]
Quando ci hanno aperto la porta abbiamo sorriso, ci siamo presentate e siamo sta te accolte a tavola. Mary aveva cucinato del coleslaw, che adoro, riso alla cantonese e pollo fritto, mentre il marito coccolava la loro piccola Victoria. Ci hanno raccontato che nel loro paese le fiabe per bambini con le streghe fanno paura anche agli adulti perché le streghe esistono, sono il male e per fortuna c'è la preghiera a tenerle lontane. Noi abbiamo raccontato che a Reggio Emilia i nidi e le scuole sono famose in tutto il mondo e che Victoria è una bambina molto fortunata. Ci hanno raccontato che qui da noi il cibo è più buono e ce n'è in abbondanza, mentre nel loro paese si mangia una sola volta al giorno e le famiglie sono numerose. Ci hanno detto che vogliono prendere la patente e imparare bene l'italiano. Ma noi sappiamo che finché rientrano nel progetto di accoglienza non potranno muoversi da Reggio Emilia. Non possono prendere il treno e andare al mare, per dire. Victoria non può vedere il mare. O la neve in montagna. Ci siamo salutati promettendoci di rifare una cena così. Non più a sorpresa ma fra amici, adesso." |
Ihsane A.H."Questo sabato è stato diverso dai soliti, avevo solo un indirizzo e un numero di telefono. Non sapevamo chi ci aspettava e cosa avremmo trovato. Ero molto emozionata ed agitata, ma al mio arrivo mi ha aperto una ragazza con un sorriso dolce ed un gruppo di suoi amici. Ci hanno accolti e ci hanno fatto subito sentire a nostro agio. Ha aperto casa sua a due sconosciuti, una marocchina velata ed un camerunense con i rasta. Bhe siamo diversi lo sappiamo, ma siamo belli per questo.
È stata una serata di condivisione dal cibo alle storie di vita personali. Un esperienza che consiglio a tutti. Aprire la propria casa, ed accogliere un estraneo facendolo sedere nella propria tavola è un gesto rivoluzionario, visto i tempi che corrono. Accogliere e rispettare le diversità, sono le parole di cui dobbiamo colorare le nostre case, i nostri volti e le nostre paure." |
Roberto D.P."Ringrazio il Centro Interculturale Mondinsieme per avermi dato l'opportunità di incontrare una coppia di ragazzi provenienti dall'Africa e di conoscere la loro dolorosa storia.
È stato importante ascoltare dalla loro viva voce quanta sofferenza abbiano vissuto per raggiungere l'Italia attraverso il Niger e la Libia e, al tempo stesso, quanta speranza e voglia di cambiamento stiano nutrendo in questo momento in cui tentano di inserirsi nel mondo del lavoro in Italia. Sarebbe auspicabile che un numero sempre maggiore di persone conoscesse le storie di queste persone, perché in questo modo potrebbero capire meglio che ogni Essere Umano ha diritto di migliorare la propria condizione personale fuggendo da un luogo dove la vita è diventata insostenibile, per qualsiasi ragione, sia economica che politica." |