Costruire città interculturali: dalle strategie contro il razzismo alla promozione dell’inclusione e delle diversità - 16 dicembre 2022
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Il 16 dicembre la Commissaria europea per l’Uguaglianza onorevole Helena Dalli è stata ospite della nostra città in occasione delle celebrazioni per il ventennale delle politiche interculturali del Comune di Reggio Emilia e della Fondazione Mondinsieme.
Dalli è la prima Commissaria europea con delega all’Uguaglianza, nominata dalla presidente Ursula Von Der Leyen per concretizzare uno dei pilastri europei: un’Unione dell’uguaglianza, dell’inclusione e della diversità.
La Commissaria europea ha partecipato all’incontro, in programma all’auditorium del Centro internazionale Loris Malaguzzi, “Costruire città interculturali: dalle strategie contro il razzismo alla promozione dell’inclusione e delle diversità”, a cui sono intervenuti anche il sindaco Luca Vecchi, la referente del programma Città interculturali del Consiglio d’Europa Ivana D’Alessandro e il Presidente Commissione per le pari opportunità e per i diritti - Regione Emilia-Romagna Federico A.Amico.
“È un’onore che la Commissaria Dalli abbia accolto l’invito a celebrare i primi venti anni di politiche interculturali e di Mondinsieme – sottolinea il sindaco Luca Vecchi – questa è l’occasione per ragionare non soltanto sulla nostra città ma su tutti i territori europei che vogliono affrontare la sfida del dialogo e dell’inclusione, mettendo in pratica su scala locale il motto dell’Unione europea: uniti nella diversità. Con il piano strategico ‘Ditutti’ l’Amministrazione in questi anni ha investito per rendere il dialogo interculturale una politica trasversale che tocca tutti gli ambiti amministrativi: dall’educazione alla partecipazione, dai servizi sociali alla cultura, dai quartieri alle relazioni internazionali”.
Nelle prossime settimane l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia sarà una delle prime città italiane a dotarsi di un Piano locale contro le discriminazioni razziali: “Avremo l’occasione di presentarlo in anteprima alla Commissaria che ha fatto della lotta alle discriminazioni uno dei pilastri dell’Unione europea – sottolinea l’assessore a welfare e politiche interculturali Daniele Marchi – Questo incontro ci permetterà di comprendere che le scelte che sta facendo la nostra città sono in linea con quelle delle città europee che vogliono costruire ponti invece che muri, che scelgono il dialogo invece che lo scontro, la conoscenza e l’incontro invece che la separazione. Questo è un messaggio forte che lanciamo anche a livello nazionale per rimuovere le barriere che ancora oggi impediscono il riconoscimento della cittadinanza italiana a un milione di ragazzi che sono nati e hanno studiato nel nostro paese”.
Dalli è la prima Commissaria europea con delega all’Uguaglianza, nominata dalla presidente Ursula Von Der Leyen per concretizzare uno dei pilastri europei: un’Unione dell’uguaglianza, dell’inclusione e della diversità.
La Commissaria europea ha partecipato all’incontro, in programma all’auditorium del Centro internazionale Loris Malaguzzi, “Costruire città interculturali: dalle strategie contro il razzismo alla promozione dell’inclusione e delle diversità”, a cui sono intervenuti anche il sindaco Luca Vecchi, la referente del programma Città interculturali del Consiglio d’Europa Ivana D’Alessandro e il Presidente Commissione per le pari opportunità e per i diritti - Regione Emilia-Romagna Federico A.Amico.
“È un’onore che la Commissaria Dalli abbia accolto l’invito a celebrare i primi venti anni di politiche interculturali e di Mondinsieme – sottolinea il sindaco Luca Vecchi – questa è l’occasione per ragionare non soltanto sulla nostra città ma su tutti i territori europei che vogliono affrontare la sfida del dialogo e dell’inclusione, mettendo in pratica su scala locale il motto dell’Unione europea: uniti nella diversità. Con il piano strategico ‘Ditutti’ l’Amministrazione in questi anni ha investito per rendere il dialogo interculturale una politica trasversale che tocca tutti gli ambiti amministrativi: dall’educazione alla partecipazione, dai servizi sociali alla cultura, dai quartieri alle relazioni internazionali”.
Nelle prossime settimane l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia sarà una delle prime città italiane a dotarsi di un Piano locale contro le discriminazioni razziali: “Avremo l’occasione di presentarlo in anteprima alla Commissaria che ha fatto della lotta alle discriminazioni uno dei pilastri dell’Unione europea – sottolinea l’assessore a welfare e politiche interculturali Daniele Marchi – Questo incontro ci permetterà di comprendere che le scelte che sta facendo la nostra città sono in linea con quelle delle città europee che vogliono costruire ponti invece che muri, che scelgono il dialogo invece che lo scontro, la conoscenza e l’incontro invece che la separazione. Questo è un messaggio forte che lanciamo anche a livello nazionale per rimuovere le barriere che ancora oggi impediscono il riconoscimento della cittadinanza italiana a un milione di ragazzi che sono nati e hanno studiato nel nostro paese”.

“La visita della Commissaria europea per l’Uguaglianza Helena Dalli rappresenta un’ulteriore occasione per consolidare il rapporto tra l’Europa e la nostra città – dice Matteo Rinaldini presidente della Fondazione Mondinsieme - Reggio Emilia nella sua storia ha dato il meglio di sé quando si è percepita come parte di processi socioeconomici e culturali che trascendevano i confini locali, quando si è messa in relazione con tutto il nostro Paese, con l'Europa e con il mondo. L'apertura all'esterno di questa città e non il ripiegamento su sé stessi sono l'eredità che intendiamo portare avanti. Questo non significa negare la propria identità locale, ma certamente significa rifuggire da una sua nozione essenzialista e vedere la cultura come un processo dinamico e dialogico, a maggior ragione nel momento in cui i cittadini di Reggio Emilia hanno provenienze e vissuti sempre più eterogenei. Alla base di tutto questo però ci devono sempre essere principi di uguaglianza e giustizia, la bussola di qualsiasi azione di buona integrazione. La Fondazione Mondinsieme da oltre venti anni sta lavorando sul rafforzamento dei processi di riconoscimento e di valorizzazione della diversità, sull’uguaglianza e sulla giustizia, i pilastri su cui devono reggersi i ponti capaci di scavalcare i sempre più numerosi muri eretti dentro e fuori lo spazio europeo”.
Nel corso delle sua visita in città, la commissaria ha avuto occasione di conoscere alcuni ambiti di lavoro e progetti che hanno caratterizzato gli ultimi anni di impegno sui temi dei diritti e dell’inclusione: dal progetto Città senza Barriere a Reggiane Off all’esperienza della Polveriera.
Nel corso delle sua visita in città, la commissaria ha avuto occasione di conoscere alcuni ambiti di lavoro e progetti che hanno caratterizzato gli ultimi anni di impegno sui temi dei diritti e dell’inclusione: dal progetto Città senza Barriere a Reggiane Off all’esperienza della Polveriera.
Chi è helena dalli

Helena Dalli in questi anni ha operato al fine di promuovere società interculturali, inclusive e in grado di promuovere la diversità e contrastare il razzismo: “Le città e le comunità locali- sottolinea la Commissaria - contribuiscono alla promozione del senso di appartenenza e alla condivisione di valori comuni. Quando la diversità assume una valenza prioritaria, diventa inoltre una fonte di ricchezza e innovazione”.
E’ stata – insieme alla presidente Von Der Leyen – fautrice di un primo piano integrato contro il razzismo di tutta l’Unione europea riconoscendo come nelle società democratiche non vi è spazio per la discriminazione razziale e il razzismo di alcun tipo. Il piano della Commissione europea si basa su dati che hanno restituito un quadro preoccupante: il 45% dei cittadini europei discendenti da famiglie del Nord Africa ha subito discriminazioni di vario tipo. La percentuale scende al 41% e al 39% rispettivamente per le persone di origine rom o dell’Africa sub-sahariana. Il 29% degli intervistati si è sentito più discriminato sul posto di lavoro, il 12% in ambiente scolastico e universitario.
Nominata Commissaria nel 2019, la missione che la presidente della Von Der Leyen ha individuato per l’onorevole Dalli è quella di sviluppare le strategie per l'Unione dell'uguaglianza in linea con gli orientamenti della presidenza von Der Leyen, ovvero di rafforzare l'impegno dell'Europa per: attuare nuove misure per contrastare il razzismo e le discriminazioni razziali, garantire i diritti per le persone con disabilità, promuovere la parità di genere e salariale, eliminare la violenza di genere.
La Commissaria Helena Dalli è stata parlamentare a Malta dal 1996 al 2019, è stata prima sottosegretario per i Diritti delle donne del Gabinetto del primo ministro. Tra il 2013 e il 2017, è stata ministro per il Dialogo sociale e le Libertà civili, implementando politiche innovative per il consolidamento della cornice legislativa per l’uguaglianza e i diritti umani, soprattutto a favore delle donne, delle persone della comunità Lgbt e dei migranti. Nel 2017 è stata nominata ministro per gli Affari europei e l’Uguaglianza.
E’ stata – insieme alla presidente Von Der Leyen – fautrice di un primo piano integrato contro il razzismo di tutta l’Unione europea riconoscendo come nelle società democratiche non vi è spazio per la discriminazione razziale e il razzismo di alcun tipo. Il piano della Commissione europea si basa su dati che hanno restituito un quadro preoccupante: il 45% dei cittadini europei discendenti da famiglie del Nord Africa ha subito discriminazioni di vario tipo. La percentuale scende al 41% e al 39% rispettivamente per le persone di origine rom o dell’Africa sub-sahariana. Il 29% degli intervistati si è sentito più discriminato sul posto di lavoro, il 12% in ambiente scolastico e universitario.
Nominata Commissaria nel 2019, la missione che la presidente della Von Der Leyen ha individuato per l’onorevole Dalli è quella di sviluppare le strategie per l'Unione dell'uguaglianza in linea con gli orientamenti della presidenza von Der Leyen, ovvero di rafforzare l'impegno dell'Europa per: attuare nuove misure per contrastare il razzismo e le discriminazioni razziali, garantire i diritti per le persone con disabilità, promuovere la parità di genere e salariale, eliminare la violenza di genere.
La Commissaria Helena Dalli è stata parlamentare a Malta dal 1996 al 2019, è stata prima sottosegretario per i Diritti delle donne del Gabinetto del primo ministro. Tra il 2013 e il 2017, è stata ministro per il Dialogo sociale e le Libertà civili, implementando politiche innovative per il consolidamento della cornice legislativa per l’uguaglianza e i diritti umani, soprattutto a favore delle donne, delle persone della comunità Lgbt e dei migranti. Nel 2017 è stata nominata ministro per gli Affari europei e l’Uguaglianza.
foto
Credits: Piero Cruciatti, © European Union, 2022
#VENTIDI - 3 luglio 2022
IL PROGRAMMA
ALCUNI MOMENTI...
Informiamo l’interessato che l’evento potrà essere oggetto di registrazioni audio, riprese fotografiche e video.
La partecipazione all’evento comporta l’eventuale pubblicazione dei dati personali dell’interessato (immagini) sul sito web del titolare, su giornali, riviste o altri social media oltre ai canali social e sito istituzionale del Comune di Reggio Emilia.
La partecipazione all’evento comporta l’eventuale pubblicazione dei dati personali dell’interessato (immagini) sul sito web del titolare, su giornali, riviste o altri social media oltre ai canali social e sito istituzionale del Comune di Reggio Emilia.
VENTI ANNI DI...
Il 3 luglio non prendere impegni! Festeggia con noi 20anni di Intercultura
Mondinsieme festeggia vent’anni di attività e lo vuole fare con tutti gli amici incontrati in questi anni!
Sarà una festa all’insegna del divertimento, onorando i passaggi più importanti di questo lungo percorso
Seguiteci sulla nostra Pagina per maggiori informazioni sul programma della giornata, con l'hashtag
#VENTIDI
Pochi si ricorderanno del nostro primo logo e forse pochi conoscono il suo significato.
Negli anni è cambiato e ha assunto una veste grafica più fresca e colorata. Ha subito una rivisitazione, perché potesse rappresentarci e mostrare chi siamo.
Siamo cresciuti e anche il nostro logo lo ha fatto! Il logo parla della nostra identità, del nostro senso di appartenenza: rappresenta l'esagono del centro storico della città di Reggio Emilia, attorno alla quale persone diverse tra loro stringendosi le mani formano un grande cerchio. Il cerchio come simbolo di perfezione ed armonia.
#VENTIDI
𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚 𝐝𝐚 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐥'𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞.
Non tutti però hanno ben chiaro cosa sia l’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚. Volendo provare a dare una definizione chiara e semplice, diremmo che è 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭à 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐥𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞, 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐚𝐦𝐢𝐜𝐚.
Nella prospettiva interculturale le diverse comunità interagiscono nel pieno riconoscimento dei reciproci valori e nella valorizzazione dei contributi di ciascuna
Questo approccio ha permesso alla Fondazione Mondinsieme di costruire, insieme al Comune di Reggio Emilia, percorsi di 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 e di 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐞𝐜𝐢𝐩𝐫𝐨𝐜𝐚 in diversi ambiti: educazione, cittadinanza, integrazione linguistica, partecipazione attiva, coesione sociale, lavoro e innovazione e costruzione di una rete interculturale partecipata.
#VENTIDI
Mondinsieme festeggia vent’anni di attività e lo vuole fare con tutti gli amici incontrati in questi anni!
Sarà una festa all’insegna del divertimento, onorando i passaggi più importanti di questo lungo percorso
Seguiteci sulla nostra Pagina per maggiori informazioni sul programma della giornata, con l'hashtag
#VENTIDI
Pochi si ricorderanno del nostro primo logo e forse pochi conoscono il suo significato.
Negli anni è cambiato e ha assunto una veste grafica più fresca e colorata. Ha subito una rivisitazione, perché potesse rappresentarci e mostrare chi siamo.
Siamo cresciuti e anche il nostro logo lo ha fatto! Il logo parla della nostra identità, del nostro senso di appartenenza: rappresenta l'esagono del centro storico della città di Reggio Emilia, attorno alla quale persone diverse tra loro stringendosi le mani formano un grande cerchio. Il cerchio come simbolo di perfezione ed armonia.
#VENTIDI
𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚 𝐝𝐚 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐥'𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞.
Non tutti però hanno ben chiaro cosa sia l’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚. Volendo provare a dare una definizione chiara e semplice, diremmo che è 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭à 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐥𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞, 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐚𝐦𝐢𝐜𝐚.
Nella prospettiva interculturale le diverse comunità interagiscono nel pieno riconoscimento dei reciproci valori e nella valorizzazione dei contributi di ciascuna
Questo approccio ha permesso alla Fondazione Mondinsieme di costruire, insieme al Comune di Reggio Emilia, percorsi di 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 e di 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐞𝐜𝐢𝐩𝐫𝐨𝐜𝐚 in diversi ambiti: educazione, cittadinanza, integrazione linguistica, partecipazione attiva, coesione sociale, lavoro e innovazione e costruzione di una rete interculturale partecipata.
#VENTIDI
#VENTIDIEDUCAZIONE
L’educazione interculturale è da sempre il caposaldo dell’agire di Mondinsieme in quanto, fondandosi su un orientamento pedagogico fatto di gestione di conflitti, di capacità di ascolto e di relazione, di creatività ed elaborazione costruttiva delle diversità, ci prepara ad affrontare le sfide derivanti dalla complessità sociale e culturale della società in cui viviamo.
Se in passato i corsi di educazione interculturale avevano come contesto d’intervento privilegiato la scuola, primo laboratorio esperienziale di cittadinanza attiva e di coesione sociale, in anni più recenti la Fondazione Mondinsieme ha ampliato la propria offerta formativa a tutti quei mondi professionali chiamati a confrontarsi e relazionarsi con persone di background geoculturale diverso.
Le risorse, soprattutto umane, che in passato hanno consentito di raggiungere ogni anno circa 2.000 studenti di scuole superiori, con un ricco ventaglio di proposte laboratoriali, culminanti in un appuntamento annuale di portata provinciale, “Primavera senza Razzismo”, sono state negli ultimi anni riorientate per rispondere alle esigenze formative di una pluralità di attori (insegnanti, forze dell’ordine, operatori sociosanitari, operatori culturali e sportivi, datori di lavoro, etc.).
Senza perdere la relazione diretta con gli studenti, target primario delle azioni educative della Fondazione, questa diversificazione d’interventi si pone l’ambizioso obiettivo di generare un cambiamento di visione e di azione più sistemico.
#VENTIDI #VENTIDIEDUCAZIONE
L’educazione interculturale è da sempre il caposaldo dell’agire di Mondinsieme in quanto, fondandosi su un orientamento pedagogico fatto di gestione di conflitti, di capacità di ascolto e di relazione, di creatività ed elaborazione costruttiva delle diversità, ci prepara ad affrontare le sfide derivanti dalla complessità sociale e culturale della società in cui viviamo.
Se in passato i corsi di educazione interculturale avevano come contesto d’intervento privilegiato la scuola, primo laboratorio esperienziale di cittadinanza attiva e di coesione sociale, in anni più recenti la Fondazione Mondinsieme ha ampliato la propria offerta formativa a tutti quei mondi professionali chiamati a confrontarsi e relazionarsi con persone di background geoculturale diverso.
Le risorse, soprattutto umane, che in passato hanno consentito di raggiungere ogni anno circa 2.000 studenti di scuole superiori, con un ricco ventaglio di proposte laboratoriali, culminanti in un appuntamento annuale di portata provinciale, “Primavera senza Razzismo”, sono state negli ultimi anni riorientate per rispondere alle esigenze formative di una pluralità di attori (insegnanti, forze dell’ordine, operatori sociosanitari, operatori culturali e sportivi, datori di lavoro, etc.).
Senza perdere la relazione diretta con gli studenti, target primario delle azioni educative della Fondazione, questa diversificazione d’interventi si pone l’ambizioso obiettivo di generare un cambiamento di visione e di azione più sistemico.
#VENTIDI #VENTIDIEDUCAZIONE
#VENTIDICITTADINANZA
Abbiamo iniziato ad occuparci di cittadinanza fin dagli albori del Centro Mondinsieme. Nel confronto con i giovani nelle scuole e con i cittadini arrivati da altrove ci siamo accorti di quante discriminazioni vivevano anche dopo decenni in Italia
Abbiamo quindi iniziato a dare voce ai loro vissuto, alle loro dirette esperienze a scuola, sul lavoro, negli ambiti sportivi e musicali, a tutte quelle ingiustizie che le lasciavano fuori o un passo indietro ai loro coetanei
Questo ci ha portati a partecipare attivamente alla campagna partita da Reggio “L'Italia sono anch'io”, siamo stati nelle piazze a fianco degli Italiani senza cittadinanza, delle associazioni, dei sindacati, delle insegnanti e dei giovani che in questi anni hanno chiesto a gran voce un cambio di rotta alla normativa in materia di cittadinanza. Il Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’Anci, in qualità di portavoce della Campagna L’Italia sono anch’io intervenne alla Conferenza nazionale sulla Cittadinanza alla Camera dei deputati. In occasione dell’evento Mondinsieme prese parte all’evento organizzando e accompagnando una cinquantina di studenti reggiani degli istituti Pascal, Canossa, Nobili, Filippo Re e dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il percorso ha visto poi la partecipazione di Mondinsieme insieme a una delegazione della rete Filo diretto con le seconde generazioni, creata dalla Direzione immigrazione e politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per presentare il Manifesto delle seconde generazioni: elaborato allora da oltre trenta associazioni e organizzazioni impegnate sul dialogo interculturale con l’obiettivo di promuovere incontro e collaborazione tra Pubblica Amministrazione e giovani, che poi successivamente si sono organizzate sotto al nome di CONNGI - Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane.
La campagna di cittadinanza “L’Italia sono anch’io” rilanciò con una nuova campagna: “A scuola nessuno è straniero: ognuno nasce cittadino”: ideata e lanciata a livello locale, che ha acquisito risonanza nazionale, per ribadire che ogni bambino è parte del territorio e della comunità in cui cresce.
Oggi siamo al fianco del movimento nazionale Dalla parte giusta della storia affinché il Milione e mezzo di italiani di fatto ma non di diritto sia riconosciuto dal Paese Italia.
Il Centro interculturale Mondinsieme ha realizzato una campagna social di sensibilizzazione sul tema dello ius culturae e del diritto di cittadinanza per i figli di cittadini migranti: #NOICISIAMO vuole riportare l’attenzione della Città e del dibattito pubblico nazionale sulle nuove generazioni nate o cresciute in Italia, che vedono ancora negate la possibilità di essere cittadini italiani.
Abbiamo iniziato ad occuparci di cittadinanza fin dagli albori del Centro Mondinsieme. Nel confronto con i giovani nelle scuole e con i cittadini arrivati da altrove ci siamo accorti di quante discriminazioni vivevano anche dopo decenni in Italia
Abbiamo quindi iniziato a dare voce ai loro vissuto, alle loro dirette esperienze a scuola, sul lavoro, negli ambiti sportivi e musicali, a tutte quelle ingiustizie che le lasciavano fuori o un passo indietro ai loro coetanei
Questo ci ha portati a partecipare attivamente alla campagna partita da Reggio “L'Italia sono anch'io”, siamo stati nelle piazze a fianco degli Italiani senza cittadinanza, delle associazioni, dei sindacati, delle insegnanti e dei giovani che in questi anni hanno chiesto a gran voce un cambio di rotta alla normativa in materia di cittadinanza. Il Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’Anci, in qualità di portavoce della Campagna L’Italia sono anch’io intervenne alla Conferenza nazionale sulla Cittadinanza alla Camera dei deputati. In occasione dell’evento Mondinsieme prese parte all’evento organizzando e accompagnando una cinquantina di studenti reggiani degli istituti Pascal, Canossa, Nobili, Filippo Re e dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il percorso ha visto poi la partecipazione di Mondinsieme insieme a una delegazione della rete Filo diretto con le seconde generazioni, creata dalla Direzione immigrazione e politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, per presentare il Manifesto delle seconde generazioni: elaborato allora da oltre trenta associazioni e organizzazioni impegnate sul dialogo interculturale con l’obiettivo di promuovere incontro e collaborazione tra Pubblica Amministrazione e giovani, che poi successivamente si sono organizzate sotto al nome di CONNGI - Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane.
La campagna di cittadinanza “L’Italia sono anch’io” rilanciò con una nuova campagna: “A scuola nessuno è straniero: ognuno nasce cittadino”: ideata e lanciata a livello locale, che ha acquisito risonanza nazionale, per ribadire che ogni bambino è parte del territorio e della comunità in cui cresce.
Oggi siamo al fianco del movimento nazionale Dalla parte giusta della storia affinché il Milione e mezzo di italiani di fatto ma non di diritto sia riconosciuto dal Paese Italia.
Il Centro interculturale Mondinsieme ha realizzato una campagna social di sensibilizzazione sul tema dello ius culturae e del diritto di cittadinanza per i figli di cittadini migranti: #NOICISIAMO vuole riportare l’attenzione della Città e del dibattito pubblico nazionale sulle nuove generazioni nate o cresciute in Italia, che vedono ancora negate la possibilità di essere cittadini italiani.
#VENTIDILINGUE
Conoscere la lingua del posto in cui vivi è il primo elemento che ti permette di decodificare tutto ciò che ti circonda. La padronanza della lingua è infatti un elemento essenziale che permette alle persone di madrelingua non italiana, di affrontare percorsi educativi, formativi e di inserimento nel mondo del lavoro ed essere quindi pienamente parte di una comunità.
Mantenimento della propria madrelingua ed apprendimento della lingua italiana sono due facce della stessa medaglia su cui da sempre ha investito il Comune e la Fondazione Mondinsieme.
Nello specifico l’insegnamento della lingua italiana è da sempre stato uno degli obiettivi prioritari dell'Amministrazione comunale su cui ha investito sin dal 2009.
Nel riconoscerne l'importanza, l'Amministrazione ha accompagnato la nascita di una Rete composta da realtà pubbliche e del privato sociale già attive sul territorio, la cui mission è da sempre l'insegnamento della lingua italiana, l'inclusione e l'interazione tra le persone di ogni dove del mondo.
Così è nata la rete Diritto di Parola che si è assunta come obiettivo quello di individuare e tracciare una geografia precisa dei bisogni del territorio, di valorizzare la propria prossimità fisica per attivare percorsi a misura di territorio per rispondere alle esigenze delle persone in modo puntuale, favorendone così la partecipazione.
In media ogni anno frequentano i corsi di italiano della Rete Diritto di Parola 3mila persone con un impegno di 150 volontari.
Nel 2016 la Rete si è formalizzata attraverso uno specifico Accordo Quadro e nel 2022 si è rinnovata attraverso una manifestazione pubblica di interesse a cui hanno dato riscontro 5 associazioni e 1 cooperativa sociale del territorio reggiano: Accademia di Quartiere, Centro di Solidarietà Reggio Emilia Onlus, Città Migrante, Federazione Italiana lavoratori Emigrati e Famiglie, Passaparola, Cooperativa Dimora d'Abramo.
Sono stati invitati in qualità di partner istituzionali il Centro Provinciale Istruzione per gli adulti, L'ufficio Scolastico Provinciale, L'università di Modena e Reggio e l'Azienda Sanitaria Locale.
Il nuovo coordinamento Diritto di Parola-Ditutti si impegna a promuovere e tutelare gli strumenti necessari al libero esercizio del diritto di espressione e di conoscenza della lingua italiana, il diritto ad esercitare il mantenimento e la trasmissione delle proprie lingue madri verso le nuove generazioni e la rimozione di quegli ostacoli che ne limitano di fatto la fruizione come l'analfabetismo, la dispersione scolastica, la formazione continua dei docenti.
#VENTIDI #VENTIDILINGUE
Conoscere la lingua del posto in cui vivi è il primo elemento che ti permette di decodificare tutto ciò che ti circonda. La padronanza della lingua è infatti un elemento essenziale che permette alle persone di madrelingua non italiana, di affrontare percorsi educativi, formativi e di inserimento nel mondo del lavoro ed essere quindi pienamente parte di una comunità.
Mantenimento della propria madrelingua ed apprendimento della lingua italiana sono due facce della stessa medaglia su cui da sempre ha investito il Comune e la Fondazione Mondinsieme.
Nello specifico l’insegnamento della lingua italiana è da sempre stato uno degli obiettivi prioritari dell'Amministrazione comunale su cui ha investito sin dal 2009.
Nel riconoscerne l'importanza, l'Amministrazione ha accompagnato la nascita di una Rete composta da realtà pubbliche e del privato sociale già attive sul territorio, la cui mission è da sempre l'insegnamento della lingua italiana, l'inclusione e l'interazione tra le persone di ogni dove del mondo.
Così è nata la rete Diritto di Parola che si è assunta come obiettivo quello di individuare e tracciare una geografia precisa dei bisogni del territorio, di valorizzare la propria prossimità fisica per attivare percorsi a misura di territorio per rispondere alle esigenze delle persone in modo puntuale, favorendone così la partecipazione.
In media ogni anno frequentano i corsi di italiano della Rete Diritto di Parola 3mila persone con un impegno di 150 volontari.
Nel 2016 la Rete si è formalizzata attraverso uno specifico Accordo Quadro e nel 2022 si è rinnovata attraverso una manifestazione pubblica di interesse a cui hanno dato riscontro 5 associazioni e 1 cooperativa sociale del territorio reggiano: Accademia di Quartiere, Centro di Solidarietà Reggio Emilia Onlus, Città Migrante, Federazione Italiana lavoratori Emigrati e Famiglie, Passaparola, Cooperativa Dimora d'Abramo.
Sono stati invitati in qualità di partner istituzionali il Centro Provinciale Istruzione per gli adulti, L'ufficio Scolastico Provinciale, L'università di Modena e Reggio e l'Azienda Sanitaria Locale.
Il nuovo coordinamento Diritto di Parola-Ditutti si impegna a promuovere e tutelare gli strumenti necessari al libero esercizio del diritto di espressione e di conoscenza della lingua italiana, il diritto ad esercitare il mantenimento e la trasmissione delle proprie lingue madri verso le nuove generazioni e la rimozione di quegli ostacoli che ne limitano di fatto la fruizione come l'analfabetismo, la dispersione scolastica, la formazione continua dei docenti.
#VENTIDI #VENTIDILINGUE